venerdì 26 giugno 2015

5° Nirvana Raid completato alla grande!

Il racconto dell'ultimo Nirvana Raid parte dal febbraio di quest'anno quando decido insieme al mio amico Marco Ponteri di partecipare per la prima volta a questa manifestazione unica nel suo genere. La bella esperienza del Chianti Rogaining Trophy, in cui arrivammo secondi nella categoria delle 6h, ci ha dato la carica per metterci in gioco anche in questa occasione.

L'avvicinamento alla prova
Le ore prima della gara sono state contrassegnate da un leggero stato di preoccupazione dovuto al fatto che fino all'ultimo c'era l'incognita di come arrivare al ritrovo della gara la domenica mattina. Comunque sia, la notte è stata un pò tempestosa per via della sveglia presto. Alle 5.15 ero già in piedi e attendevo il passaggio per andare alla partenza. Colazione nello zaino, che il buon albergatore ci aveva preparato la sera prima, ma che si sarebbe rivelata leggermente stomachevole, in quanto un panino con prosciutto di prima mattina, non è proprio il massimo.

Partenza e sviluppo
Arrivati in zona partenza sono iniziati i preparativi del materiale obbligatorio, per cui ho messo nello zainetto Salomon 5 barrette, 3 gel, 1,5L di acqua, 600ml di acqua e Polase, 4 tavolette energetiche e il resto del panino. Dopo il breafing ci portiamo in partenza, dove ci consegnano le carte e partiamo. Sono le 7 in punto! Si va subito in salita, e fin dalle prime battute mi accorgo che il ritmo non è elevatissimo, così posso dare un'occhiata a tutto il percorso e guardare alle scelte successive. Il team di testa intanto se ne va e ci prende del terreno, che poi riusciremo in parte a riguadagnare, ma noi ci assestiamo in buona seconda posizione. Le lanterne 1-2 vanno via senza problemi e quando stiamo per sbucare alla 3 vediamo il team di testa che esce dal punto e inizia veloce la discesa sorpreso della nostra presenza. Allora ci buttiamo a capofitto anche noi verso la valle che dovremo attraversare, ma poi non li vedremo più. Arrivati al punto 4 si presenta la tratta più lunga del percorso con almeno 3 scelte: una quella più corta da sx che consente di arrivare al punto dall'alto, ma che obbliga ad un dislivello di circa 1000m e ad un sentiero difficile con passaggi tecnici. Un'altra da dx che sale fino ad una sella per poi riscendere a prendere il sentiero che attraversa la costa e che risale al Pian dei Resinelli. Infine l'ultima, che aggira la montagna, seguendo un sentiero prima in leggera discesa e poi in salita continua e regolare fino al punto 5. La scelta della terza opzione si è rivelata azzeccata così che arriviamo al punto 5 con 15' circa di svantaggio dalla coppia di testa. Arrivati al Pian dei Resinelli, la successiva tratta era lungo un sentiero ben percorribile in costa che portava ad un belvedere su Lecco, mentre poi la tratta successiva ci portava in discesa verso il punto 7. Il punto successivo era tutta una salita su un sentiero piccolo ma ben segnato che ci portava ad un punto molto panoramico e per finire la discesa che ci riportava a Mandello del Lario, con l'ultimo punto sul molo.

Arrivo
Alla fine tutta la corsa è durata 5h26' e abbiamo percorso 34 Km con 2100m d+. Nel post gara le premiazioni finali e un buono per un piatto di pasta. Inutile dire che la stanchezza ha preso subito il sopravvento e per i giorni successivi il mal di gambe si è fatto sentire notevolmente. Terminata la manifestazione, intorno alle 16,30 prendo il treno per tornare a casa e alle 21.30 circa, sono a Roma, dopo aver preso 3 treni.
L'esperienza è stata molto bella, e spero che questo formato prenda piede e si organizzino varie gare di questo tipo.

lunedì 23 marzo 2015

Domenica tra fango e lanterne

Domenica 22 marzo sono andato a correre nel bellissimo Parco Naturale dei Boschi di Carrega, dove si è svolta una prova di Orienteering valida come campionato Emilia Romagna long e come 3° pr. Trofeo Lombardia. Le condizioni meteo erano pessime ma si sapeva da giorni, nonostante ciò, la mia eterna passione mi ha spinto a svegliarmi alle 5.30 di domenica mattina nella mia ormai familiare Torino. Ah e pensare che una volta a quest'ora andavo a letto dopo il sabato sera. Comunque, il treno è stato rapidissimo e giusto il tempo di fare una frugale colazione portata da casa con yogurt e biscotti e mi sono ritrovato a Milano dove avevo la coincidenza di 6 minuti con l'altro treno per Parma. Qui gli amici Fabrizio ed Elisabetta mi sono venuti a prendere alla stazione e insieme siamo andati al ritrovo. Fin dai primi pantani, si preannunciava una gara fangosa, di quelle dove era difficile restare in piedi. Ma veniamo alla gara: Sono partito bene, tranquillo e concentrato e ho fatto una gara pulita, quasi sempre in anticipo e sicuro delle mie scelte. Ho avuto dei problemi passata da poco la metà di gara, per stanchezza, facendo qualche errore. Nel finale sono stato deciso e sicuro facendo registrare anche dei buoni parziali. Dopo il ristoro e il riposo al caldo del casinetto (avevo le labbra viola per il freddo), ho corso anche la Super Sprint Knock Out, che gli organizzatori avevano preparato per dare un pò di spettacolo all'evento. Purtroppo per le avverse condizioni, in pochissimi si sono presentati al via. La formula di gara era stata studiata per dare modo a chi voleva di vedere il passaggio degli atleti con un punto che fungeva da partenza, punto spettacolo e ultimo punto. In questa prova ho fatto molte imprecisioni che in una sprint si pagano e ho chiuso al terzo posto così come nella long con Corona dominatore di entrambe le prove. Ricchissime le premiazioni e complimenti agli organizzatori per aver allestito tutto quanto in condizioni metereologiche difficili.